Il Gruppo Astaldi nasce negli anni ‘20, quando l’Ing. Sante Astaldi fonda l’omonima ditta individuale “Ing. Sante Astaldi”, una impresa edilizia che opera prevalentemente negli appalti di grandi opere civili in Italia e nelle colonie d’oltremare. viene costituita l’Impresa Astaldi Costruzioni e Lavori Pubblici S.p.A. Fino al secondo conflitto mondiale, l’impresa opera prevalentemente sul territorio italiano e in alcuni Paesi africani, impegnandosi nella costruzione di ferrovie, acquedotti, porti ed edifici pubblici. Tra le prime realizzazioni, le direttissime Roma-Napoli (1926/1929) e Bologna-Firenze (1933/1935) in Italia e la strada Addis Abeba-Grandi Laghi (1939/1940) in Etiopia. L’azienda mantiene una rilevante presenza in Italia ed estende il proprio raggio d’azione inizialmente nell’Africa orientale inglese (Kenia, Uganda) e successivamente in altre aree del continente (Zaire, Ghana, Sierra Leone, Nigeria, Burundi, Ruanda, Mozambico). L’attività si concentra prevalentemente nella costruzione di strade, mentre in Italia consiste principalmente nell’opera di ricostruzione post bellica, in particolare nella realizzazione di impianti idraulici e ferrovie. Importanti banchi di prova di questi anni sono la ferrovia Milano-Venezia (1945/1947), gli impianti idroelettrici di S. Massenza e del Cimego in provincia di Trento e la centrale in caverna dell’impianto del Recentino a Terni (1948/1952), primi risultati della forte spinta all’innovazione tecnologica perseguita dalla Astaldi in quegli anni. In questi anni cresce anche la vocazione internazionale della Astaldi, che amplia ulteriormente la propria attività in Africa, operando prima in joint venture con l'imprenditore inglese John Stirling e in seguito direttamente in proprio. Viene costituita l'Impresa Astaldi Estero S.p.A. Un riconoscimento del prestigio acquisito a livello nazionale dall’Impresa è l’intervento realizzato a seguito della rotta del Po ad Occhiobello. La sera del 14 novembre 1951, tre falle apertesi nell’argine del Po causano 87 morti, lo sfollamento di 160.000 cittadini e l’inondazione di oltre 20.000 aziende agricole. Si decide di affidare le opere di pronto intervento a ditte “di eccezionale organizzazione tecnica e solidità finanziaria” e all’Astaldi viene affidato l’incarico di chiudere la rotta di Bosco, realizzando una scogliera di circa 50.000 m³ di massi e pietrame e, successivamente, un argine di 500.000 m³ di terra. Del 1953 è il completamento della Namanga-Taveta (1949/1953), 228 chilometri di strada con 26 ponti di ferro realizzata in Tanzania in 4 anni, con un movimento terra di 2.300.000 m³. Del 1954 è la partecipazione della Astaldi alla realizzazione di 115 chilometri della ferrovia dell’Uganda Ovest (1954/1956), pietra miliare per molte altre opere basilari per lo sviluppo economico dei Paesi dell’Africa centrale. Tra la fine degli anni ’50 e gli anni ’70, la Astaldi compie un rilevante salto dimensionale e di complessità operativa, espandendosi in Africa (Somalia, Zambia, ex Zaire, Guinea, Costa d’Avorio, Libia, Gabon, Angola, Uganda) e intraprendendo nuove iniziative in Europa (ex Germania Orientale e Unione Sovietica), in Medio Oriente (Libano, Arabia Saudita), in America centrale (Venezuela, Honduras) e in Asia (Pakistan, Thailandia). Tra gli anni ’50 e 60 l’Italia vive l’apice del suo boom economico. Uno dei simboli del cambiamento della società italiana è l’apertura, nei primi anni ‘60, della tratta Roma-Bologna dell’Autostrada del Sole, realizzata prevalentemente dalla Astaldi. L’autostrada, che si snoda attraverso gli Appennini collegando gran parte della Penisola, è un riferimento operativo per molti altri Paesi europei e permette a mezzi e persone di muoversi con una velocità sino ad allora inimmaginabile. In questi anni viene realizzata in Pakistan la diga di Tarbela (1968-1978), una delle opere più imponenti del momento nel settore idraulico. Grandissima rilevanza avrà anche l’impianto idroelettrico di Inga, nell’attuale Repubblica Democratica del Congo, realizzato in più fasi (Inga 1 e Inga 2) tra il 1968 e il 1981 e ancora oggi considerato tra i più grandi impianti idroelettrici esistenti al mondo. Una commessa che porta alla Astaldi il premio Ingersoll-Rand per “la grandiosità e l’eccezionalità dell’opera, le finalità altamente civili in ordine allo sviluppo del Paese e le notevoli ripercussioni in campo industriale”. Per l’Impianto idroelettrico di Inga, all’Astaldi viene assegnato il premio Ingersoll-Rand per: “la grandiosità e l’eccezionalità dell’opera, le finalità altamente civili in ordine allo sviluppo del Paese e le notevoli ripercussioni in campo industriale” Sempre in Africa è di questi anni la partecipazione al progetto di industrializzazione di Bokè (1969-1973), in Guinea, un intervento che ha comportato la realizzazione di un porto, una ferrovia di 150 chilometri, due centri residenziali e una zona industriale. Pochi anni più tardi, partono i lavori per la metropolitana di Caracas (1977-1980) in Venezuela, prima rilevante esperienza della Astaldi in questo settore. La Astaldi contribuisce in maniera significativa alla realizzazione di un’altra grande infrastruttura, la Direttissima Roma-Firenze (1971-1976). Si tratta della prima linea ferroviaria ad alta velocità del continente europeo, che consente ai treni una velocità di esercizio fino a 250 km/h. Negli anni '80 si avvia il processo di riorganizzazione delle attività operative, che culmina con la fusione per incorporazione delle due società Impresa Astaldi Estero e Impresa Astaldi Costruzioni e Lavori Pubblici. La Astaldi continua ad operare nei tradizionali settori delle infrastrutture di trasporto (ferrovie, metropolitane, strade, autostrade, aeroporti, porti) e delle acque (impianti idraulici, dighe, acquedotti, impianti di depurazione), ma contribuisce in maniera significativa anche alle prime esperienze italiane nel campo del nucleare, con la partecipazione alla costruzione delle centrali PEC del Brasimone (1975/1988) e Montalto di Castro (1990/1993). Il coinvolgimento nel progetto LEP (Laboratorie Electron et Positron) del CERN di Ginevra (1983/1988) per lo studio degli elettroni e dei positroni porterà invece alla realizzazione di una galleria di 26 chilometri tra i 51 e i 104 metri di profondità. Per la sua costruzione si fa uso di tre TBM (Tunnel Boring Machine), un’esperienza che troverà ampio seguito nel campo delle metropolitane. In Italia partono i lavori per la Linea 3 della metro di Milano (1983/1994) e per la Linea 1 della metro di Napoli (1985/1995), progetto quest’ultimo che porterà successivamente alla realizzazione delle “stazioni dell’arte”, una importante occasione di riqualificazione urbana per il capoluogo campano. Di rilievo anche il porto industriale di Gioia Tauro (1976/1985), uno dei più importanti del Mediterraneo, le ferrovie Transgabonese (1975/1987) e Congo-Ocean (1976/1985) in Africa e l’impianto idroelettrico di El Cajón (1980/1985) in Honduras. Nascita dell'attuale Astaldi S.p.A. con sede a Roma. Con l’autostrada dell’Anatolia (1985/2007) in Turchia, per la prima volta la Astaldi opera come General Contractor, curando la ricerca dei finanziamenti, la progettazione e la realizzazione dell’opera. Una sfida organizzativa accresciuta dall’elevata complessità orografica e sismologica del sito. Nel 1988, viene portata a termine a Roma la ristrutturazione dell’arco di Costantino (1987-1988), meraviglia dell’epoca romana. Nuovi riconoscimenti arrivano con la diga di Concepción (1988/1990) in Honduras che, per l’innovativa tecnica utilizzata (la RCC, Roller Compacted Concrete) e la capacità di operare in tempi record, porta alla Astaldi per la seconda volta il premio Ingersoll-Rand. Nel corso degli anni ’90, la Astaldi orienta l’attività verso nuovi mercati. In Algeria costruisce la diga di Taksebt (1993-2001), in Indonesia completa in tre anni la diga in RCC di Balambano (1996-1999), mentre in Romania si occupa del rinnovamento dell’aeroporto internazionale Henri Coanda di Bucarest e dell’autostrada Bucarest-Costanza. Inizia anche l’attività negli Stati Uniti d’America con opere autostradali come la circonvallazione orientale di Orlando (1991-1994) in Florida, un’arteria a cinque corsie per senso di marcia. La Astaldi fa il suo ingresso anche nel settore delle concessioni, realizzando e successivamente gestendo alcuni parcheggi a Bologna e Torino e acquisendo nuove iniziative nel settore delle acque in Honduras. Con l’acquisizione di due importanti società del settore (Italstrade e Dipenta), la Astaldi diventa il secondo gruppo italiano fra le imprese generali di costruzione. Il 2002 segna un traguardo storico per la Astaldi, che nel mese di giugno viene quotata alla Borsa Valori di Milano, nel segmento STAR. Il Gruppo si presenta sul mercato come una delle realtà più importanti a livello internazionale nel campo delle infrastrutture e dell’ingegneria civile. Un General Contractor di riferimento per il settore, in grado di gestire realtà operative e know-how differenti e di affrontare complessità realizzative sempre crescenti. la Astaldi viene quotata alla Borsa Valori di Milano, nel segmento STAR. Di questi anni è la realizzazione dell’avveniristico Nuovo Polo Fieristico di Milano (2002-2005), il più grande al mondo, costruito in soli tre anni al ritmo di un metro quadrato al minuto. La linea ferroviaria ad alta velocità Roma-Napoli (1994-2007), lunga 202 chilometri, consente ai treni di raggiungere una velocità di 300 km/h e porta al debutto in Europa l’innovativo sistema Ertms/Etcs Livello 2, un’ulteriore garanzia di sicurezza per i treni superveloci. Dalla tecnologia aerospaziale viene invece mediato il sistema di automazione integrale driverless (senza conducente), adottato per la prima volta nella metropolitana di Copenaghen (1996-2003): la migliore linea metropolitana esistente al mondo, così come giudicato dai più importanti esperti del settore intervenuti nel 2008 alla Metro Rail Conference di Copenaghen, realizzata in collaborazione con imprese di rilievo internazionale. La tecnologia driverless avrà un seguito nelle iniziative attualmente in corso in Italia per la realizzazione della Linea 5 del Metrò di Milano (primo project finance in questo campo in Italia), della Metro C di Roma e della Metropolitana di Brescia, per le quali è previsto l’utilizzo anche di più TBM per lo scavo delle gallerie. In particolare, una grande sfida per il Gruppo sarà la Linea C di Roma, una vera e propria “metropolitana archeologica”, che attraverserà il centro storico della capitale. Sempre nel settore dei trasporti, si ricordano la metropolitana di Los Teques (2002-2006) e la ferrovia Caracas-Tuy (1996-2006), entrambe in Venezuela. La Caracas-Tuy, in particolare, rappresenta la prima di una serie di ferrovie pianificate per lo sviluppo del Paese, un progetto nel quale il Gruppo ha un ruolo di primo piano con altre tre linee in cantiere. Nel campo dell’ingegneria civile, si segnala l’entrata in servizio del Nuovo Ospedale di Mestre (2003-2007), innovativa struttura incentrata sul benessere del paziente. Primo grande project finance in Italia nel settore sanitario, questa esperienza rafforza la presenza del Gruppo nel business delle concessioni e consolida le significative esperienze acquisite nel campo dell’edilizia sanitaria. Attualmente sono in fase di realizzazione quattro ospedali in Toscana e l’Ospedale di Etlik in Turchia, la più grande struttura ospedaliera ad oggi in corso di realizzazione in Europa. Tra i lavori idrici spiccano la diga di Kramis (2001-2005) in Algeria, quella in RCC di Sidi Said in Marocco (2001-2006) e l’impianto idroelettrico di Pont Ventoux (1996-2006) in Italia. Quest’ultimo, realizzato scavando dentro una montagna, rappresenta la sintesi delle capacità del Gruppo nel campo dei lavori in sotterraneo e in quello delle opere idrauliche. Si segnala inoltre la realizzazione in regime di concessione dell’impianto idroelettrico di Chacayes (2009 - 2011), in Cile, un run-of-river hyidroelectric plant primo nel suo genere mai realizzato nel Paese. In questi anni la Astaldi entra anche nel settore oil&gas. Significativa al riguardo è la realizzazione del Gtl-Oryx (2003-2005) in Qatar, il primo impianto al mondo capace di convertire il gas naturale in gasolio purificato e nafta.
la nascita
Gli anni ’30
Nel dopoguerra
La Ricostruzione post bellica in Italia
1947- Nasce la partnership con Stirling
La rotta del Po di Occhiobello
Le prime grandi esperienze all’estero
L’espansione all’estero
L’Autostrada del Sole in Italia
Le prime grandi dighe
La prima metropolitana
Negli anni ‘70 la Direttissima Roma-Firenze
La fusione
Nuovi riconoscimenti
Metropolitane in Italia
1985
Per la prima volta la Astaldi opera come General Contractor
Diga di Concepción
La diversificazione delle attività
Ingresso nel mondo delle concessioni
La quotazione in Borsa
Innovazione
Nuove tecnologie
Nuove sfide
Metro C di Roma – La metropolitana archeologica
Trasporti
Ingegneria civile
Lavori Idrici
La Astaldi entra nel settore oil&gas
Storia
1929
1950
1968
1986
1998
2002
Ultima modifica: 29 Lug 2016